Sempre dettagliato nelle spiegazioni se farò un viaggetto in Islanda per pescare ti porto come guida [WHITE SMILING FACE]porcupine ha scritto:Il periodo più caldo è dalla metà di luglio alla metà di agosto, ma questo non vuol dire disgelo a danno delle strade ma disgelo incanalato in letti di fiumi larghi, più o meno veloci e non profondi se si passa nei punti segnalati, e comunque è un processo che è iniziato da fine maggio.
Queste masse d'acqua inarrestabili dentro alvei naturali possono variare in 24 ore nel senso dell'impeto e quindi altezza, non tanto dal disgelo, ma dalla copiosità delle piogge che se dovessero cadere ininterrottamente per due o tre giorni fanno la vera differenza.
Tendenzialmente le piogge copiose e non quelle quasi giornaliere, arrivano dopo il 20/25 agosto alle prime perturbazioni date dalla alte pressioni che abbandonano quella zona del quadrante e che nel bene o nel male danno la stazionarietà dell'isola. Ma questa comunque è solo statistica.
Credo che qualsiasi moto da enduro possa comunque agevolmente passare ovunque nel quadro sopraesposto.
Questi canali d'acqua devono essere passati perchè molto spesso attraversano perpendicolarmente le strade.
Non si creano situazioni di fango esagerate, perchè la terra non è argillosa ed è molto drenante.
Discese e salite sono nella normalità del termine senza trovare situazioni da pista da motocross a meno che uno non se la vada a cercare.
Il vento può essere fastidioso.
Non si può pensare di attraversare il particolarissimo ecosistema vegetale e floristico islandese fuori dalle piste perchè non solo è proibito, ma anche fortemente sanzionato.
Una traccia lasciata da una gomma fuoripista impiega decine d'anni per essere ricoperta dai muschi e licheni data la loro proverbiale lentezza di crescita in terra d' islanda, che dura appena 4 mesi all'anno.
Detto così sembra esagerato, ma una volta lì non vince l'istinto selvaggio, ma si seguono le regole perchè si fanno proprie.
Le piste, e non l'asfalto di cui è fatto quasi totalmente il ring perimetrale, sono in tole ondule con sassi di medie dimensioni.
Le piste interne sono di sabbia lavica (nera) e rocce laviche sia tondeggianti e grandi, sia più acuminate e sottili.
Dipende dal tipo di lava e dalla anzianità dell'eruzione.
Anche qui, paletti di legno non proprio continui segnano la pista, ma in questo caso non si fanno danni all'ambiente ma bensì ai pneumatici.
Nelle piste di roccia lavica il pericolo può essere rappresentato dai buchi e dai cedimenti del terreno, visibili date comunque le velocità basse.
Queste piste sono solo all'interno verso il ghiacciaio perenne.
Ogni pista interna è numerata ed ha una data di apertura e tendenzialmente alla fine di giugno dovrebbero essere tutte aperte per quanto riguarda il tempo.
Alcune piste rimangono chiuse e non percorribili, perchè vecchie o di supporto, e se sono chiuse, sono chiuse.
Dalla carta qui di seguito si possono vedere le piste non asfaltate e che possono avere qualche difficoltà, dipende dalla pioggia.
Nel ring esterno passano anche i camper, e da un pò d'anni tendono o raggiungo Askia dalle piste nord.
Per la parte Nord Ovest, le starde non sono considerate principali e sono molto tortuose considerte le scogliere, sono lente.
Non è possibile fare il periplo, perchè più a nord non ci sono strade. E' però possibile fare strade alternative.
Come piste interne si vede dalla crtina non ce ne sono, e più spesso vengono considerati raccordi di due starde più che piste vere e proprie.
Per darti un'informativa visva ti posto una cartina ad oggi dello stato delle strade prima generale e poi locale.
Considera che in quella generale tutte le principali starde si fanno in camper in luglio ed agosto, anche se adesso sono innevate o a traffico limitato.
Nella cartina locale si vedono starde chiuse o non percorribili o con ghiaccio perche c'è dislivello.
Ma è pur sempre una situazione di febbraio !!!!!
Personalmente non ritengo la parte Nord Occidentale particolarmente attraente, le piste interne sono di gran lunga più belle.
Ciao, io la "manina" l'ho fatta nel 2012 in moto con la mia ragazza senza alcun tipo di supporto. Quindi si fa, però in moto bisogna essere preparati. L'ho fatta entrando da sud dalle cascate dynjandi (non so se si scrive così) e una volta entrati a meno di non fare la strada a ritroso c'è una sola strada da percorrere fino a al secondo "dito" a nord e ti fai ogni singolo fiordo. Che io mi ricordi non ci sono villaggi ne stazioni di servizio ma magari ora è cambiato qualcosa e mi sembra di averci messo circa un giorno intero di guida ad andatura sostenuta. Ho usato le taniche aggiuntive che avevo. Guadi in quella zona è difficile vederne è più probabile che si formino cascate visto la conformazione dei fiordi.Pedar ha scritto:Ho gia' letto e contattato Uainott, Muddymad & Marcotto per il loro viaggio islandese e che ringrazio nuovamente per la simpatia e le ulteriori info fornite.
Dato che ci andro' con il DIsco, ed al seguito avro' 10-20 moto ... mi servono delle informazioni sulla condizione delle strade in Agosto, sopratutto della parte nord ... che non mi ricordo come si chiama : e' quella penisoletta a nord-ovest che assomiglia vagamente ad un manina.
So che e' il periodo più caldo in cui si sciolgono i ghiacciai che così facendo si viene a creare ... un po' ... di fango.
Queste "strade" piu' o meno fangose sono percorribili tranquillamente con delle grosse moto da enduro tipo BMW GS ?
Cioe', finquando si val "dritto", ok , sono capace anch'io con la mia Africa Twin, tengo giu' i piedi e mi faccio 100Km in 5-6...10ore ... ma se mi trovo qualche dislivello tipo discesone ... salitone ... la vedo mooooolto male ... lo scopo del viaggio e' viaggiare senza farsi male ... altrimenti non ci si diverte piu'.
Percui prima di tracciare il percorso definitivo volevo sapere dove ci potrebbero essere questi tratti di salitone/discesone fangoso pericolosi per cercare di evitare il piu' possibile di passarci.
Denkiu'
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