Già, devo ringraziarti/vi una volta di più ... ho fino ad ora considerato l'entroterra del Western Sahara off limits, io , come molti, non ho un grande feeling con le mine ma ora mi si apre uno spiraglio inaspettato in una terra fino ad ora considerata solo di transito, magari il più rapido possibile, andando più a sud.
Uno degli incontri che più hanno lasciato il segno nel ns viaggio dello scorso anno, sulla pista della ferrovia che da Choum ci ha portato a Nouhadibou è stato l'incontro con un Saharawi che mi invitava a fermarmi chiedendo aiuto. Non ho capito subito che cosa volesse poi, poco lontano ho visto un Santana con il ponte a terra. Cercava in prestito gli attrezzi che gli mancavano per procedere con la riparazione . Completato il lavoro mi dice di attendere ,ritorna poco dopo con cadeau. Io ringrazio per il bel regalo fattomi e lui : “ Io ringrazio te , perché gli italiani sono amici dei Saharawi” .
Vedendo le tue foto credo proprio di aver riconosciuto "Talhamar Huitres" , molto ben nascosto e trovato per caso gironzolando da soli per la scogliera prima di Dakhla, dove Ahmed Guida ci ha deliziato e sorpreso con...
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ogni bendidio tanto che ci siamo dovuti ritornare poi anche sulla via di casa.
nico73 ha scritto:Dai Gen, lascia correre le dita r snocciola emozioni ancora x un pò:)
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