Il mio viaggio in Iran
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il 15/09/2014, 20:45
22 agosto - Shiraz - Meymand
La nostra destinazione è Meymand, un antico villaggio troglodita dove le case sono costruite nella montagna.
Costeggiamo il Tashk Lake
Incontriamo delle cave che sembrano di marmo
Cambia ancora il paesaggio
Arriviamo nel tardo pomeriggio a Meymand, è venerdì, quindi il giorno settimanale di festa, il posto è pieno di turisti che hanno passato la festività facendo il classico pic-nic.
Diventiamo il polo attrattivo dei turisti locali, una ragazzina del posto fa da interprete tra l'inglese e il farsi, e ci fanno mille domande sull'attrezzatura che vedono sul defender, come la tenda la doccia e cosa varie.
Molte case sono ancora abitate
Visitiamo il tempio del fuoco che è diventato un museo
Giriamo per le vie dal paese
Incontriamo autoctoni
Facciamo un giro fuori da paese e scopriamo che stiamo camminando sul tetto di una casa
Al tramonto tutti i turisti se ne vanno e il paese cala nella tranquillità quotidiana.
Noi facciamo campo nel piccolo parcheggio del parco giochi dei bambini, quando una famiglia che stava smontando il loro pic-nic si avvicina e ci regala pistacchi e albicocche secche (che scopriamo essere veramente buone)
23 agosto - Meymand - Dash-e-Lut
La mattina facciamo un ultimo giro in paese per fare qualche foto quando un ragazzo del posto, conosciuto la sera prima, ci chiede se possiamo dare un passaggio a un ragazzo della repubblica ceca che ha dormito da lui la notte e sta girando l'Iran in autostop.
Per sua fortuna nel 110 abbiamo lasciato montato un sedile posteriore dove in mezzo ai bagagli lo abbiamo caricato.
Ci racconta che è arrivato a Teheran, dove ha studiato per tre settimane il farsi, in pulmann e ha in programma di girare l'Iran in autostop per tutti i tre mesi di validità del visto.
Partiamo in direzione Kerman, la strada attraversa le montagne e passa da diversi paesini
Arrivati a Kerman lasciamo il nostro amico ceco e proseguiamo scendendo verso il deserto del Dash-e-Lut.
Il caldo si fa subito sentire e ad aggravare la situazione c'è anche un forte vento, ma lo spettacolo è veramente unico
Cerchiamo un po di riparo dal vento all'ombra
e incontriamo un caravanserraglio
cerchiamo un posto dove fermarci per dormire
ma anche dopo il tramonto il caldo, e sopratutto il vento, sono insopportabili, decidiamo quindi di tornare a Kerman per la notte.
Come ci è capitato altre volte dormiamo con i locali in un parcheggio
La nostra destinazione è Meymand, un antico villaggio troglodita dove le case sono costruite nella montagna.
Costeggiamo il Tashk Lake
Incontriamo delle cave che sembrano di marmo
Cambia ancora il paesaggio
Arriviamo nel tardo pomeriggio a Meymand, è venerdì, quindi il giorno settimanale di festa, il posto è pieno di turisti che hanno passato la festività facendo il classico pic-nic.
Diventiamo il polo attrattivo dei turisti locali, una ragazzina del posto fa da interprete tra l'inglese e il farsi, e ci fanno mille domande sull'attrezzatura che vedono sul defender, come la tenda la doccia e cosa varie.
Molte case sono ancora abitate
Visitiamo il tempio del fuoco che è diventato un museo
Giriamo per le vie dal paese
Incontriamo autoctoni
Facciamo un giro fuori da paese e scopriamo che stiamo camminando sul tetto di una casa
Al tramonto tutti i turisti se ne vanno e il paese cala nella tranquillità quotidiana.
Noi facciamo campo nel piccolo parcheggio del parco giochi dei bambini, quando una famiglia che stava smontando il loro pic-nic si avvicina e ci regala pistacchi e albicocche secche (che scopriamo essere veramente buone)
23 agosto - Meymand - Dash-e-Lut
La mattina facciamo un ultimo giro in paese per fare qualche foto quando un ragazzo del posto, conosciuto la sera prima, ci chiede se possiamo dare un passaggio a un ragazzo della repubblica ceca che ha dormito da lui la notte e sta girando l'Iran in autostop.
Per sua fortuna nel 110 abbiamo lasciato montato un sedile posteriore dove in mezzo ai bagagli lo abbiamo caricato.
Ci racconta che è arrivato a Teheran, dove ha studiato per tre settimane il farsi, in pulmann e ha in programma di girare l'Iran in autostop per tutti i tre mesi di validità del visto.
Partiamo in direzione Kerman, la strada attraversa le montagne e passa da diversi paesini
Arrivati a Kerman lasciamo il nostro amico ceco e proseguiamo scendendo verso il deserto del Dash-e-Lut.
Il caldo si fa subito sentire e ad aggravare la situazione c'è anche un forte vento, ma lo spettacolo è veramente unico
Cerchiamo un po di riparo dal vento all'ombra
e incontriamo un caravanserraglio
cerchiamo un posto dove fermarci per dormire
ma anche dopo il tramonto il caldo, e sopratutto il vento, sono insopportabili, decidiamo quindi di tornare a Kerman per la notte.
Come ci è capitato altre volte dormiamo con i locali in un parcheggio
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boxer
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il 17/09/2014, 10:11
GEN ha scritto:Ciao.Tra Meymand e Kerman quanto ci hai impiegato (sono 6-700 km giusto?). Tutto asfalto?
Arrivato a Kernan, hai preso la pista per Sirch?
Ciao, G
Sono molti meno km, intorno ai 200 mi sembra.
In ogni caso è tutto asfalto, noi abbiamo attraversato le montagne su strade secondarie asfaltate, bei paesaggi.
Se ti interessa posso mandarti le mie tracce.
Fabio
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boxer
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il 17/09/2014, 10:52
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boxer
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il 17/09/2014, 11:57
Sono molti meno km, intorno ai 200 mi sembra.
In ogni caso è tutto asfalto, noi abbiamo attraversato le montagne su strade secondarie asfaltate, bei paesaggi.
Se ti interessa posso mandarti le mie tracce.
M'interessa parecchio...
Mi faresti un regalo...il regalo di compleanno ....
L' e-mail è sul profilo Grazie!
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GEN
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il 17/09/2014, 12:06
GEN ha scritto:Sono molti meno km, intorno ai 200 mi sembra.
In ogni caso è tutto asfalto, noi abbiamo attraversato le montagne su strade secondarie asfaltate, bei paesaggi.
Se ti interessa posso mandarti le mie tracce.
M'interessa parecchio...
Grazie!
Inviate.
Fabio
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boxer
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il 17/09/2014, 20:17
23 agosto - Kerman - Yazd
Pochi chilometri prima di Yazd ci fermiamo a visitare Saryazd, con due caravanserragli restaurati di recente, famoso per la sua fortezza sassanide, un tempo utilizzata per custodire granaglie e oggetti di valore.
Incontriamo un ragazzo che ci accompagna a visitare la fortezza sassanide, ci racconta la storia della fortezza e descrive le varie zone che visitiamo, ci facciamo delle grandi chiacchierate però lui parla solo il farsi ma in qualche modo riusciamo a capirci. Alla fine della visita gli chiediamo se dovevamo pagare qualche cosa ma non ha voluto assolutamente niente. Solo abbracci e strette di mano.
Proseguiamo per Yazd, dove ci sistemiamo in albergo e iniziamo la vistia della città.
Il tempio del fuoco (Ateshkadeh), un tempio zoroastriano dove c'è la fiamma sacra perpetua.
Sopra l'entrata del tempio c'è il simbolo del Fravahar, lo spirito guardiano.
In città ci sono diverse torri del vento, sono degli antichi condizionatori naturali che catturano la brezza più leggera e la incanalano l'aria verso gli ambienti sottostanti
Ci fermiamo in una pasticceria dove possiamo assaggiare diversi tipi di dolci
Continuiamo la nostra passeggiata per la città, a differenza di quelle visitate fino ad oggi la troviamo molto tranquilla e rilassante
Ci addentriamo nei vicoli della città vecchia
E arriviamo alla prigione di Alessandro Magno, una scuola de XV secolo.
Si parla di prigione in un poema si fa riferimento a ignobili condizioni di detenzione in questo luogo, in realtà non ci sono prove storiche che il profondo pozzo al centro del cortile sia stato fatto costruire da Alessandro Magno ed usato come prigione.
Passeggiando nei vicoli dopo il tramonto ci dirigiamo verso il bazar per cercare un posto dove cenare, e incontriamo regolarmente persone che ci salutano e cercano di fare conversazione con le poche parole di inglese che conoscono.
La città di Yazd meriterebbe un giorno in più perché è molto tranquilla e piacevole da girare, ma domani dobbiamo proseguire verso il Dash-e-kevir, passando da Chak-Chak, Meybod e Mesr.
Pochi chilometri prima di Yazd ci fermiamo a visitare Saryazd, con due caravanserragli restaurati di recente, famoso per la sua fortezza sassanide, un tempo utilizzata per custodire granaglie e oggetti di valore.
Incontriamo un ragazzo che ci accompagna a visitare la fortezza sassanide, ci racconta la storia della fortezza e descrive le varie zone che visitiamo, ci facciamo delle grandi chiacchierate però lui parla solo il farsi ma in qualche modo riusciamo a capirci. Alla fine della visita gli chiediamo se dovevamo pagare qualche cosa ma non ha voluto assolutamente niente. Solo abbracci e strette di mano.
Proseguiamo per Yazd, dove ci sistemiamo in albergo e iniziamo la vistia della città.
Il tempio del fuoco (Ateshkadeh), un tempio zoroastriano dove c'è la fiamma sacra perpetua.
Sopra l'entrata del tempio c'è il simbolo del Fravahar, lo spirito guardiano.
In città ci sono diverse torri del vento, sono degli antichi condizionatori naturali che catturano la brezza più leggera e la incanalano l'aria verso gli ambienti sottostanti
Ci fermiamo in una pasticceria dove possiamo assaggiare diversi tipi di dolci
Continuiamo la nostra passeggiata per la città, a differenza di quelle visitate fino ad oggi la troviamo molto tranquilla e rilassante
Ci addentriamo nei vicoli della città vecchia
E arriviamo alla prigione di Alessandro Magno, una scuola de XV secolo.
Si parla di prigione in un poema si fa riferimento a ignobili condizioni di detenzione in questo luogo, in realtà non ci sono prove storiche che il profondo pozzo al centro del cortile sia stato fatto costruire da Alessandro Magno ed usato come prigione.
Passeggiando nei vicoli dopo il tramonto ci dirigiamo verso il bazar per cercare un posto dove cenare, e incontriamo regolarmente persone che ci salutano e cercano di fare conversazione con le poche parole di inglese che conoscono.
La città di Yazd meriterebbe un giorno in più perché è molto tranquilla e piacevole da girare, ma domani dobbiamo proseguire verso il Dash-e-kevir, passando da Chak-Chak, Meybod e Mesr.
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boxer
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- Iscritto il: 22/09/2004, 20:29
- Località: Rivoli (To)
il 19/09/2014, 20:13
25 agosto - Yazd - Farahzad
Oggi ci dirigiamo verso il Dash-e-Kavir, passiamo da Meybod attraverso un paesaggio montagnoso
Ci fermiamo a visitare Chak-Chak, le meta più importante di pellegrinaggio degli zoroastriani dell'Iran
Cominciamo a salire verso il tempio
Proseguiamo il nostro trasferimento seguendo una strada sterrata segnalata sulla mappa
Proseguendo nel trasferimento il paesaggio cambia
Prendiamo la pista per Mesr
Attraversiamo Mesr, che non offre niente di interessante, e proseguiamo per Farahazd
E cerchiamo un posto dove dormire.
26 agosto - Farhazad - Kashan
Notiamo dei recinti che delimitano ampie zone coltivate
Ritorniamo sull'asfalto e facciamo gasolio
Passiamo da Anarak, attira la nostra attenzione e facciamo qualche foto
E arriviamo a Kashan dove pernottiamo
Oggi ci dirigiamo verso il Dash-e-Kavir, passiamo da Meybod attraverso un paesaggio montagnoso
Ci fermiamo a visitare Chak-Chak, le meta più importante di pellegrinaggio degli zoroastriani dell'Iran
Cominciamo a salire verso il tempio
Proseguiamo il nostro trasferimento seguendo una strada sterrata segnalata sulla mappa
Proseguendo nel trasferimento il paesaggio cambia
Prendiamo la pista per Mesr
Attraversiamo Mesr, che non offre niente di interessante, e proseguiamo per Farahazd
E cerchiamo un posto dove dormire.
26 agosto - Farhazad - Kashan
Notiamo dei recinti che delimitano ampie zone coltivate
Ritorniamo sull'asfalto e facciamo gasolio
Passiamo da Anarak, attira la nostra attenzione e facciamo qualche foto
E arriviamo a Kashan dove pernottiamo
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boxer
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- Iscritto il: 22/09/2004, 20:29
- Località: Rivoli (To)
il 19/09/2014, 21:14
che belle foto......
...ma non avevate paura a fermarvi per dormire in mezzo al nulla?
forse la civiltà mi ha abituato male....
p.s.
pensi sia possibile implementare il forum con la possibilità di poter inserire/incorporare una mappa google (iframe), sarebbe bello poter rivedere il tuo percorso, su questo tipo di mappa interattiva
...ma non avevate paura a fermarvi per dormire in mezzo al nulla?
forse la civiltà mi ha abituato male....
p.s.
pensi sia possibile implementare il forum con la possibilità di poter inserire/incorporare una mappa google (iframe), sarebbe bello poter rivedere il tuo percorso, su questo tipo di mappa interattiva
...Leave no trace
Filippo - Land Rover Defender 110 - 300 tdi
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kamaleon
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- Località: bologna
il 20/09/2014, 12:48
kamaleon ha scritto:che belle foto......
...ma non avevate paura a fermarvi per dormire in mezzo al nulla?
forse la civiltà mi ha abituato male....
p.s.
pensi sia possibile implementare il forum con la possibilità di poter inserire/incorporare una mappa google (iframe), sarebbe bello poter rivedere il tuo percorso, su questo tipo di mappa interattiva
Ci siamo fermati a dormire in posti deserti e in posti dove molti turisti locali campeggiavano, non abbiamo mai avuto nessun problema.
In nessuna situazione abbiamo vai avuto la sensazione di pericolo o anche solo di disagio.
Per vedere le foto georeferenziate posso pubblicare un album su picasa, non è la stessa cosa che vederle sul forum ma è sicuramente più comodo e veloce.
Fabio
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boxer
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- Località: Rivoli (To)
il 20/09/2014, 13:29
Se qualcuno è interessato a vedere la dove sono state scattate le foto che ho postato potete visitare questo link
https://plus.google.com/photos/116113007549846145661/albums/6061105496507168753?authkey=COrO88-U7dvq5QE
Saranno visibili anche le foto che posterò nella prosecuzione del racconto
Fabio
https://plus.google.com/photos/116113007549846145661/albums/6061105496507168753?authkey=COrO88-U7dvq5QE
Saranno visibili anche le foto che posterò nella prosecuzione del racconto
Fabio
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boxer
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