Letto un pezzo dell’articolo, non tutto (l’inglese non è una lingua, è una miagolata barbara che mal sopporto e poco digerisco), e conoscendo abbastanza bene quei posti, mi è parso di capire alcune cose.
Il Cabo de Gata i nostri amici credo non l’abbiano neanche visto, in quanto si tratta di
one of the most unadorned places che
did not really invite us to linger. E questo dopo oltre 120.000 km di Africa e Sudamerica…
Peccato, è un posto stupendo, su un piccolo promontorio con tanto di faro, ed è bello svegliarsi presto al mattino e scendere a piedi su ripidi sentieri fino al livello dell’acqua di fronte all’Arrecife de las Sirenas, conquistando piccole spiaggette meravigliose e veramente deserte.
Quella spiaggia deserta raggiunta dai nostri grazie al navigatore satellitare e a una ricerca di immagini satellitari in according to Google, è la spiaggia di Torre Garcia, a circa un 1 km da Retamar, sobborgo di Almeria pieno di resort e piscine, ed ogni giorno è frequentata da turisti che ci arrivano a piedi.
Che sulle coste nord del Mediterraneo avvengano sbarchi di clandestini provenienti dalle coste sud, e questo specialmente in prossimità di grandi centri (come Almeria), è cosa ben nota. Come è risaputo che arrivino partite di droga, ma dal racconto dei fatti ho molti dubbi che si trattasse di uno di questi casi.
Comunque sia, quando ti trovi veramente "nel posto sbagliato al momento sbagliato", i casi sono due. Nel primo vieni invitato ad andartene molto velocemente: ringrazi e parti subito. Nel secondo… saranno altri a raccontare l’epilogo.
Se ti trovi in mezzo ad un viavai di gente, addirittura con l’uomo nero dagli occhi cerchiati di arancione che ti fissa in silenzio, è perché non gli dai il minimo fastidio. L’unica cosa da fare è cercare di continuare a non dargliene, visto che comunque lì in mezzo c’è la tua unica vita terrena, e la peggior stronzata da pivelli che si possa fare è quella di cercare di fare l’eroe coi gingilli elettronico-informatici retroilluminati e in modalità silenziata. A che pro? Per poterlo poi raccontare sul web in cerca di like? Ma per piacere…
Viaggio da solo e faccio quasi esclusivamente campeggio libero, da luoghi totalmente deserti fino al centro di grandi città (le 400 notti del nostro amico le facevo in 3 anni, prima del covid), e credo di aver affrontato, anche se rarissimamente, situazioni ben peggiori.
Sono vivo e vegeto, e continuo a fare campeggio libero. Cum grano salis, ovviamente…