mercoledì 20 luglioSiamo a pochi km dal confine con la Russia, ci fermiamo in un minimarket per fare la spesa.
Mi soffermo davanti a un bancone dove rimango incuriosito da un vassoio contenente strani pezzi di pesce che sembra salmone affumicato ma quasi rinsecchito.
Ne compro una manciata per assaggiare la specialità locale.
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E' proprio salmone affumicato un po rinsecchito, buonissimo. Ci mettiamo poco per finirlo tutto, pentiti di non averne comprato di più.
Nel frattempo arriviamo al confine con la Russia.
La stranezza è che dall'Italia fino alla frontiera Lettonia/Russia non abbiamo mai incontrato una dogana, mentre adesso i doganieri Lettoni registrano meticolosamente in nostri dati e quelli del veicolo.
Va beh, poco importa, che bello non ci sono tante macchine in coda, dovremmo passare la frontiera in fretta.
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La frontiera è organizzatissima, i diversi passaggi per le pratiche di polizia e doganali sono effettuati in sequenza con una gestione delle code degna dei migliori paesi super organizzati.
I poliziotti e i doganieri sono stati molto professionali e disponibili, il controllo interno dell'auto, come capita spesso, è stato fatto più per curiosità che per reale esigenza di verifica.
Nonostante questa organizzazione, i tempi necessari a compilare i moduli, e a registrare i documenti ci fanno perdere quasi 4 ore; va beh fa parte del viaggio.
Passati i controlli doganali cambiamo i soldi e cerchiamo un ufficio dove fare l'assicurazione per il defender, perché purtroppo la genertel non copre la Russia.
Nessuno parla altra lingua oltre al russo, per fortuna trovo un camionista che a gesti mi indica di proseguire fino al primo distributore, dove avrei avuto la possibilità di fare l'assicurazione.
Arrivato al distributore effettivamente trovo un signore con un tavolino e un computer dove posso stipulare l'assicurazione.
L'impresa successiva è quella di fare gasolio.
Il distributore è self-service, inserisco la pompa nel serbatoio ma non eroga niente. Vado alla cassa interna dove una sigora mi spiega esattamente cosa devo fare.
Me lo spiega in russo.
Ah....
Le indico con le mani il numero della pompa, mi dice qualcosa... boh....
Torno alla pompa e ancora niente gasolio.
Torno dalla signora che mi rispiega la procedura...
Ehhh?
Le faccio veder la carta di credito.
Ah...
In pratica la procedura è semplice.
Devi prima pagare e poi vai a mettere il gasolio.
Riesco a farle capire che voglio fare il pieno.
Le lascio la carta di credito i pegno, faccio gasolio e torno a pagare e a recuperare la carta di credito.
In tutta la Russia la procedura è questa.
Beh, fino adesso la carta di credito non me l'hanno ancora clonata, va bene così.
Proseguiamo il viaggio verso Mosca, circa 700 km di strada dritta, in mezzo ai boschi, in parte a doppia carreggiata e in parte a singola carreggiata.
Una noia non indifferente, questi boschi ti levano completamente il panorama, solo verde e altissimi alberi.
Si fa tardi, comincia a fare buio, e tra temporale e l'altro siamo abbastanza vicini a Mosca, decidiamo di fermarci a dormire.
L'unica soluzione che troviamo è presso un parcheggio per TIR, ma questo a differenza di altri incontrati lungo il percorso non ha praticamente niente, wifi, ristorante o altri servizi di conforto.
Poco importa, andiamo a dormire.
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