L'obiettivo prefissatoci un anno fa, prima di intraprendere la faticosa e sofferta attraversata del continente africano, è stato raggiunto. Il 5 settembre u.s. abbiamo portato il Boss a Cape Agulhas e cioè al punto più estremo dell'Africa dove l'oceano atlantico si abbraccia con quello indiano.
Per noi è stata una bella soddisfazione: 25.000 km, fatti quasi esclusivamente su piste più o meno percorribili, anche dove si potevano percorrere più tranquille strade asfaltate. Ci sono stati dei giorni di relax (pochi a dire il vero) e giorni molto duri, al limite della sopportazione, ma grazie anche al prezioso supporto di mia moglie Tiziana siamo riusciti a proseguire a testa bassa e a portare a termine l'impresa.
Lungo la traversata, che ci portato ad attraversare 16 diversi Stati, abbiamo incontrato persone di tutte le razze e credo, turisti e viaggiatori più o meno sprovveduti. E' stata sicuramente una bella e positiva esperienza di vita che ci lascerà un segno indelebile nel cuore e nella mente.
Questa terza tappa, che ci ha portato a visitare il sud della Namibia, il Sudafrica, Lesotho, Swaziland ed il sud del Botswana, è stata una vera vacanza. Abbiamo visitato una quindicina di parchi e, a parte Cape Town (città tra l'altro bellissima), solo natura e animali. Tanti animali. Per dare l'idea della nostra passione verso la fauna e la flora vi posso dire che solo nel Kruger Park abbiamo percorso 1000 km (lo abbiamo percorso in lungo e in largo) e nel Central Kalahari altri 750 (da sud a nord). La passione degli animali e della natura ci portava a fare safari anche di 12 ore al giorno, ritornando al campo stanchi ma eccitati per quello che avevamo visto e le emozioni che avevamo provato.
Ora il Boss, dopo 36.000 km di piste africane, sta riposando a Windhoek in Namibia pronto per la prossima tappa.
Il contacchilometri segna 430.000 km, portati egregiamente. Nessun problema meccanico a parte gli ammortizzatori da rigenerare. Nell'attraversata ho sostituito le pastiglie dei freni in Angola ed un tagliando a Windhoek, nient'altro. A dire il vero l'ultima volta avevo portato gli ammortizzatori posteriori per essere revisionati e li ho montati prima di intraprendere questa ultima tappa. Al prossimo nostro arrivo a Windhoek un altro bel tagliando, sostituzione pneumatici, dischi freni posteriori e montaggio dei due ammortizzatori anteriori (li ho portati in Italia per essere revisionati).
Ora abbiamo incominciato la risalita che ci porterà nel versante orientale. Purtroppo l'attuale situazione politica probabilmente non ci permetterà di raggiungere Alessandria in Egitto ma ci costringerà a fermarci prima. Comunque la speranza è sempre l'ultima a morire.
Posto alcune foto delle centinaia che ho scattato, sperando di poter trasmettere anche a voi le emozioni che noi abbiamo provato in questo stupendo viaggio.
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