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due morti

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Messaggioil 18/03/2016, 16:12

Ora Salt, permettimi qualche precisazione su ciò che sostieni.
Il diritto del cacciatore ad entrare nelle proprietà private ( credo che siamo gli unici in Europa o quasi e come già detto lo trovo sbagliato ) risale ai tempi del Re... le lobby delle industrie delle armi hanno ben poco a che vedere. Le nostre industrie campano con l'export, soprattutto grazie alle guerre... ( 17 miliardi di euro in quattro anni). La caccia potrebbe chiudere domani che non gli cambierebbe nulla. Inoltre, non ho dati, ma penso che ormai il numero di armi per uso venatorio venduto in Italia sia inferiore a quello sportivo, professionale e privato.
Il diritto a non curarsi di eventuali danni non esiste, esiste il fatto che c'è poca vigilanza, come in altri mille settori in Italia, basta guardare cosa avviene per strada, ad esempio.
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cero
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Messaggioil 18/03/2016, 16:24

pienamente daccordo con chi ha detto e dice meglio aspettare chiarezza prima di esprimersi in merito all'accaduto.Il rispetto verso i famigliari delle vittime indubbiamente poichè sempre di un dramma si tratta e che coinvolgerà più persone e famiglie.Diverso,diventa l'opinione a foto che hanno per trofei animali morti,sarà che ho sempre vissuto in campagna,che in casa c'è stato dal merlo indiano alle papere passando per gatti,conigli,galline,cavalli, cani.Crescendo in questo per me paradiso,sono arrivato al punto che certe immagini mi turbano e infastidiscono per non usare termini meno bocconiani come si suol dire.Non caccio,non amo la caccia ma rispetto il fatto che ci sia chi la pratica e il mio rispetto è maggiore quando incontrando cacciatori vedo i loro cani tenuti bene e loro persone a modino.A differenza di chi va nelle direzione opposta ma non si può di tutta l'erba fare un fascio perchè il bravo e il cattivo esistono ovunque,in qualunque luogo,sotto qualsiasi forma sociale e indipendentemente dal tipo di abito che vestono.Ora e per riprendere il discorso,mi fa tristezza vedere persone fiere a cavallo di animali uccisi per il piacere di farlo,e a maggior ragione quando si tratta di specie protette e in alcuni casi a rischio estinzione.Certo,ci si vuol far credere che sacrificandone pochi se ne salvano tanti e che si può mantenere certe aree così come sono perchè diversamente sarebbe impossibile.Oppure,ci si vuol far sempre credere che la maggior parte delle volte è opera dei bracconieri.Si,certo,infatti in fondo al campo stò vedendo arrivare Babbo Natale insieme alla Befana in compagnia di Peter Pan,va beh,lasciamo perdere...Non vivo la realtà di quei paesi,perchè nessun viaggio o la durata di qualsiasi vacanza può farci vedere con gli stessi occhi di chi quelle realtà le vive e a volte è obbligato a viverla in quella manierama a certi culti nazionali e di alcuni paesi civilizzati e la spagna prima fra tutte qualcosa di dire l'avrei eccome...quando al toro gli riesce di incornare non mi dispiace nemmeno un pò...ma nemmeno un pochino...lo sport è qualcosa di diverso,essere paesi civilizzati lo è ancora di più. Laddove finisce il rispetto per un'altra vita e diventa barbaria,beh,non so quanto di civilizzato ci sia o possa essere ma forse non sono preparato io ed essere civilizzati significa avere delle strade illuminate con dei paesi che diventano via via città fino a diventare grandi metropoli fornite di ogni servizio a bene e consumo di un grande popolo civilizzato.Si certo,proprio proprio così....Rispetto assoluto per i familiari delle vittime per il tragico evento e indipendentemente da quello che verrà detto o meglio raccontato,perchè un dramma è stato e lo è sempre e indipendentemente dalla specie...
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Messaggioil 18/03/2016, 16:32

si parla solo di svizzera , ma mi paiono valori comunque piuttosto bassi in relazione al fatto che c'e' un'arma in quasi tutte le famiglie.
Ad ogni modo su
http://www.gunpolicy.org/firearms/compa ... deaths/178

si possono comparare i dati tra stati per ciascun tipo di arma da fuoco e mi sembra che sia confermato il fatto che in Svizzera il rischio di essere sparati e' minore che in Italia.

P.S. non e' che voglia dar ragione a Salvini eh... e' solo che ultimamente in Svizzera si e' discusso proprio delle armi civili e mi e' rimasto impresso qualche dato raccolto qui e la'...
Ultima modifica di Salt il 18/03/2016, 16:47, modificato 1 volta in totale.
Salt
 
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Messaggioil 18/03/2016, 16:42

cero ha scritto:Ora Salt, permettimi qualche precisazione su ciò che sostieni.
Il diritto del cacciatore ad entrare nelle proprietà private ( credo che siamo gli unici in Europa o quasi e come già detto lo trovo sbagliato ) risale ai tempi del Re... le lobby delle industrie delle armi hanno ben poco a che vedere. Le nostre industrie campano con l'export, soprattutto grazie alle guerre... ( 17 miliardi di euro in quattro anni). La caccia potrebbe chiudere domani che non gli cambierebbe nulla. Inoltre, non ho dati, ma penso che ormai il numero di armi per uso venatorio venduto in Italia sia inferiore a quello sportivo, professionale e privato.
Il diritto a non curarsi di eventuali danni non esiste, esiste il fatto che c'è poca vigilanza, come in altri mille settori in Italia, basta guardare cosa avviene per strada, ad esempio.


Mah.. forse faccio di ogni erba un fascio.. ma la questione della regolamentazione della caccia, dal Re ad oggi, mi pare sia stata dibattuta parecchie volte anche in parlamento. Ogni volta e' finita con quasi nulla di fatto ed il mantra che ho sentito ripetere e' che la caccia non puo' essere toccata perché contribuisce al pil e da lavoro ad un intero settore. Ora io non so se questo sia vero, se effettivamente non sia stata toccata per questo o altri motivi... pero' quel che e' certo e' che l'arroganza dei cacciatori ha raggiunto livelli insostenibili (perlomeno dalle mie parti).
Esiste poca vigilanza , ma quando vai da un ufficiale portando la foto di uno che si apposta a venti metri dal tuo cortile e a trenta da una provinciale, armato e spara ad un cinghiale.. ti dicono di non mostrare la foto che non hai il diritto di scattarla... ti vien la voglia di far scattare un grilletto e sparargli a sale, o no?
Io ho i cinghiali che di sera vengono a cercare noci davanti casa, e sono un bel fastidio.. pero' tra un imbecille che mi spara in cortile ed un cinghiale preferisco la compagnia di quest'ultimo.
:D
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Messaggioil 18/03/2016, 16:50

Il diritto dei cacciatori di entrare nei fondi altrui (purché non in attività di coltivazione e ovviamente senza fare danno di sorta) risale non alle pressioni delle lobby delle armi, ma ad una antica, direi antichissima tradizione giuridica del nostro Paese, codificata dal codice civile del 1942. In termini moderni, rientra nelle limitazioni che la legge può imporre alla proprietà privata per assicurarne la funzione sociale.
La stessa fauna selvatica è e rimane patrimonio dello stato e non del proprietario del fondo dove si trova
E' chiaro che, se non ci fossero questi due meccanismi, la caccia sarebbe riservata solo a chi è in grado di sborsare somme ormai diventate considerevoli, come ben sa chi frequenta riserve di caccia, dove paghi per la giornata, per i capi che abbatti, a volte anche per il "noleggio" del cane :lol: :lol: , ecc. ecc.
E' difficile semplificare, perché esistono in realtà tanti tipi di caccia: per i contadini, fino a circa 50/60 anni fa, faceva parte delle attività consuete di chi viveva la propria vita a contatto con la natura e ai cicli naturali era fortemente esposto. Poteva costituire un utile apporto positivo alla propria dieta alimentare.
Di fatto, quasi qualunque pezzo di terra era sufficientemente popolato per consentire la pratica della caccia. Vedo ancora anziani contadini portarsi il fucile quando vanno sul proprio fondo: ma è ormai solo un'abitudine, è ben difficile che possano anche solo vedere col binocolo qualche animale cui valga la pena mirare...
Oggi questo aspetto è del tutto recessivo, e la caccia è soprattutto un'attività "ricreativa", e se si vogliono ricavare soddisfazioni, devi andare in riserva e pagare, come detto sopra; né più né meno come andare a sciare la domenica, ma la riserva costa più dello skipass :lol: :lol:
Poi ci sono nicchie ancora più ristrette: la caccia di selezione, ad esempio, dove la passione viene strettamente finalizzata alla garanzia dell'equilibrio ecologico.
O ancora la caccia di "autodifesa": provate a farvi il vostro bello orticello, e trovarlo regolarmente devastato dalle scorribande notturne di una famiglia di cinghiali ingolositi... :mrgreen: :mrgreen: Visto che i cinghiali sono ormai più infestanti e comuni della gramigna, direi che nessuno si sente in colpa se gli capita di far fuori, anche fuori calendario, questo incomodo visitatore: i pomodori devastati saranno compensati ampiamente da un prosciutto messo a stagionare :lol: :lol:
Caccia grossa: probabilmente se intesa alla Hemingway, col cacciatore solo davanti all'elefante o al rinoceronte che carica e con la possibilità di un solo colpo per far fuori l'animale, altrimenti è lui che fa fuori te, risponde ad una idea romantica di sfida con la natura. Oggi dubiterei che sia così, credo prevalgano gli aspetti già sottolineati da Salce e Villaggio ...
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Messaggioil 18/03/2016, 17:09

mah guarda, qui da noi, tra lepri, minilepri, conigli selvatici,caprioli, anatre,fagiani e cinghiali. Volendo portarsi il fucile in campo puoi tranquillamente fare a meno del macellaio. I danni prodotti dai cinghiali sono enormi, quelli delle lepri anche molto seri.
Io rispetto il diritto di caccia di chiunque.. ma per un'orto rovinato dai cinghiali mi ritrovo danni ben più consistenti provocati da pseudocacciatori che spesso approfittano anche per raccogliere un po' di verdura da mettere nel bagagliaio...

Diciamo anche che i cinghiali son diventati una piaga a causa di ripopolamenti sbagliati? Vogliamo ammettere che la specie introdotta si riproduce a ritmi insostenibili ed e' ben lontana dai ritmi del cinghiale selvatico?.
Ti pare normale che debba esistere un ente che paga e rifonde i danni provocati dal ripopolamento? Se la caccia fosse uno sport vero e non considerasse il territorio come un'immensa Disneyland si accetterebbe di poter cacciare solo il cacciabile, senza sterminare le specie selvatiche. Qui oggi invece si pretende di SFRUTTARE il territorio come fosse un immenso campo di tiro al bersaglio dove i bersagli sono animali vivi introdotti artificialmente e non adatti alla vita selvatica.
Sono d'accordo.. la selvaggina selvatica e' dello stato,ed e' cacciabile con liberta' da chiunque... ma se introduci un animale di allevamento sul territorio infestandolo TU stai DANNEGGIANDO IL PATRIMONIO DI TUTTI solo per procurare un gioco a qualcuno che paga una licenza viene ,spara, uccide e se ne va. Incurante di quel che lascia alle spalle.

Tutto qui...
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Messaggioil 18/03/2016, 17:23

Come già detto Salt tu vivi delle esperienze negative, come è capitato anche a me nei miei campi, a causa di persone maleducate e arroganti.
Di contro ti posso portare l'esempio di dove caccio io. I proprietari hanno dovuto in molti casi mettere sbarre, catene e cancellli per impedire il passaggio a fuoristradisti, enduristi e fungaioli, e recintare i castegneti a causa dei furti di marroni e porcini. A noi della squadra del cinghiale hanno dato le chiavi, oppure ci hannno detto dove le tengono nascoste sul posto... Non credo che ci sia bisogno di aggiungere altro, fare di tutta un'erba un fascio è sempre sbagliato!
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Messaggioil 18/03/2016, 18:06

massi.. certo.. non dico mica che tutti siano cosi...

Pero' effettivamente sento spesso lamentele e ,di base, penso che i principi sui cui si basa la caccia andrebbero rivisti.
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Messaggioil 18/03/2016, 18:57

Purtroppo io da non cacciatore, faccio fatica a capire certi meccanismi della caccia odierna. Mio nonno materno é sempre andato a caccia con il cane e una doppietta o un sovrapposto, perché voleva dare la possibilità all'animale di salvarsi in caso di errore umano. Mio nonno paterno andava a caccia al cinghiale dietro ai cani, senza fucile, perché non aveva la licenza. Andava a tracciare i giorni prima e la buona riuscita della battuta dipendeva molto anche dal suo lavoro. Tante volte é tornato a casa con i vestiti strappati dalle improvvise cariche dei cinghiali. I cani erano in adorazione per lui, era il loro padrone, nonostante non fossero i suoi. Ora vedi cacciatori con carabine che sparano a 300m come un 12 a 20m, cani trattati peggio dei topi, cacciatori che ti parcheggiano il fuoristrada in casa ormai. Non capisco l'abbattimento illimitato di certi capi per poi fare la re immissione l'anno successivo. La caccia di selezione con carabine che fanno fuori un capriolo a 6/700m e oltre. Io non sono contro la caccia, ma sinceramente faccio fatica a comprendere certe cose. Per fortuna ho amici che si comportano totalmente diversamente, i giovani stanno cercando di migliorare un po' le cose. Ma è la generazione dei nati dal 45/65 che è difficile da piegare.....
Ora stanno pure facendo terrorismo con i lupi....
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