fanfango ha scritto:La novità sostanziale è l'inserimento del fuoristrada nelle discipline "PERICOLOSE"
Già questo, spariglia le carte. Le assicurazioni, se ne verranno a conoscenza, non risponderanno più. Bisognerà assicurare i raduni tanto quanto si fa per le gare, con un unico problema: le gare sono NORMATE, esistono dei pacchetti assicurativi ad hoc, i raduni no. Non esistono ancora delle polizze apposite, quindi ci sarà un (grande) periodo di buco, anche dato dal fatto che non è propriamente un business per le assicurazioni...che, anzi si potrebbero proprio rifiutare di assicurare tale disciplina., così come già avviene per il 100% delle polizze infortuni dove ci sono espressamente le clausole di esclusione per le discipline "pericolose".
Comunque,
che il club abbia accettato di far partecipare qualcuno con una targa prova.....è già sintomo di una mezza "gabola"....hai voglia....un avvocato anche solo bravino avrebbe sicuramente vita facile a dimostrare che la macchina non era in regola, non era a posto, ecc ecc...
leolito ha scritto:Vorrei sapere chi si può ritenere autorizzato a verificare le condizioni di un mezzo. D'ora in avanti facciamo un parco chiuso con verifiche di un perito? Perché per un comune cittadino potrebbe essere più che sufficiente che il veicolo sia in regola con la revisione periodica
E non solo ... sulla base di cosa si puo' decretare che le condizioni di un mezzo siano o meno idonee al suo uso. Esempio: una vettura puo' avere delle "robe da sistemare", al di la' che il proprietario le sappia o meno, e che possono comunque non incidere sulla perfomance del veicolo in maniera tale da escluderlo da un evento ... certo che se poi una delle "robe" si materializza in una rottura e questa occasiona un sinistro, chi si prende la colpa?
Spaz ha scritto:Hai ragione, è chiaro che nessuno (e nessun perito) ha modo di certificare le condizioni del mezzo (caratteristiche idonee o meno ad uno specifico percorso fuoristrada) o ad accertare le effettive capacità di guida in fuoristrada di ciascun conducente prima di un raduno. Da questo ne consegue che gli organizzatori non hanno modo di garantire la sicurezza dei partecipanti e, alla luce della sentenza, ne consegue infine che nessuno vuole più organizzare raduni
jam ha scritto:Il CC definisce come clausola vessatoria lo scarico di responsabilità preventivo, salvo per i casi di dolo, quindi di fatto lo scrivere che "ognuno partecipa a proprio rischio e pericolo" non ha nessun valore.
Babbano ha scritto:di quali sono i requisiti per valutare le condizioni di un mezzo
jam ha scritto: se in un passaggio "hard" mi ribalto e mi schiaccio il cranio (colpa grave - sei tu che hai disposto che io passassi di lì).
maurizioswo862 ha scritto:Infatti esistono le assicurazioni per questo.
Sono responsabile del sinistro, interviene l’assicurazione, l’assicurazione non paga, sarà una questione legale tra me e la compagnia
Il vero problema è identificare il soggetto “organizzatore” da parte della compagnia
Il club, come minimo, deve essere iscritto a una federazione riconosciuta e in molti casi è richiesta la licenza CSAI
Inoltre, la copertura deve essere specifica e coprire i più ampi rischi, prevedibili ed imprevedibili, senza cavilli e franchigie varie
D’altronde, qualsiasi altra organizzazione di altre attività, sono assicurate
Mi stupisce che sino ad ora, attività pericolose con il fuori strada non abbiano le assicurazioni, che, intendiamoci, sono a tutela dell’organizzatore, ma anche del partecipante
Tanto per dire, quando vado a sciare e compro il giornaliero, sono obbligato ad avere un assicurazione
fanfango ha scritto:Leggete e cercate di farvi una cultura...
Visitano il forum: Gitano61 e 2 ospiti